No, davvero non riescono a non colpevolizzare la donna. “Giulia all’appuntamento con l’assassino è andata, e non doveva farlo!” si ode adesso dai pulpiti mediatici.L’amante invece (l’omicida la tradiva, anche), è stata più accorta. È rimasta a casa malgrado le raccomandazioni di lui. “Ora sono un uomo libero” le avrebbe detto.A veva appena assassinato la compagna e il figlio che portava in grembo. Il loro figlio.Aveva poi cercato di bruciare cadavere. Questa la sua idea di libertà.Giulia come Lea Garofalo, il bambino come Giuseppe Di Matteo. Perché femminicidio e figlicidio sono delitti di mafia. La mafia del suprematismo sessuale, il terrorismo del patriarcato, la radice prima d’ogni violenza e ingiustizia.Violenza e ingiustizia che il Magnificat -…
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