Afrin, continuano i crimini contro madri e figlie in Siria ad opera delle milizie Sultan Murad

 

Rapita, stuprata e infine uccisa. Malak Nabih Khalil Jumah, una ragazza di sedici anni è l’ultima vittima di una serie di crimini commessi ai danni della popolazione di Afrin, la cittadina nel cantone curdo della Siria nord-orientale conquistato nel 2018 dalle truppe di Ankara.

Di Malak si erano perse le tracce all’alba dell’ultimo giorno del Ramadan il 23 maggio scorso, «sequestrata dalle milizie affiliate alla Divisione Sultan Murad» denunciano le associazioni per i diritti umani di Afrin a e delle Regioni dell’Eufrate. Il corpo senza vita della sedicenne è stato ritrovato domenica mattina, nei terreni vicino alla città di Azaz, a trenta chilometri a nord-ovest di Aleppo. Le ong lanciano precise accuse contro le milizie dell’Esercito…
Leggi l’intero articolo su: https://lasvolta2017.com/2020/06/12/afrin-continuano-i-crimini-contro-madri-e-figlie-in-siria-ad-opera-delle-milizie-sultan-murad/

Invia commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *