Ci sono voluti dieci anni, meno del solito visto le lunghezze bibliche ed infinite del nostro sistema giudiziario ma alla fine è arrivata la sentenza: Roberto Calderoli è stato condannato a 7 mesi per diffamazione aggravata dalla matrice razziale per aver definito l’allora ministra Cecile Kyenge “orango”. Dieci anni per 7 mesi di pena (che, per altro, non
sconterà mai purtroppo ) sono uno schiaffo a chi il razzismo lo ha subito e a chi lo combatte. Ma soprattutto per il fatto che oggi, come “premio”, Calderoli è pure diventato ministro, mentre Kyenge è scomparsa dalla vita politica. Oggi che la giustizia punisce una frase razzista, il razzismo è stato istituzionalizzato, diventato maggioranza e poi governo e i ministri parlano…
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