L’Europa, e l’Italia in particolare, continuano a finanziare la Guardia Costiera libica, prolungando le sofferenze di migliaia e rendendosi complice della morte di migranti e rifugiati, intrappolati nel Paese nordafricano martoriato da 10 anni di conflitto. Secondo la giornalista Vanessa Tomassini, in un articolo per StrumentiPolitici.it, le cosiddette politiche “push-back”, implementate dall’Europa in collaborazione con i suoi partner libici, si trasformano sempre più spesso in una condanna a morte per coloro che cercano di raggiungere le nostre coste attraverso i pericolosi viaggi via mare. La Libia non è un porto sicuro, continuano a ripetere esperti ed agenzie delle Nazioni Unite. Ciò è evidente dal sempre maggior numero di libici che decidono di lasciarsi tutto alle…
Leggi l’intero articolo su: https://lasvolta2017.com/2020/08/01/tre-migranti-recuperati-dalla-guardia-costiera-libica-trucidati-ad-al-khums/