Cambia la retorica della politica americana sul conflitto in Ucraina. Le parole chiave si modificano e slittano verso il basso: dalla gloriosa vittoria alla guerra lunga e complessa, dalla lodevole difesa della democrazia alla semplice sopravvivenza delle forze ucraine.
L’esercito di Kiev deve essere messo davvero male se i think tank e le grandi penne statunitensi non riescono proprio a trovare nulla di positivo da raccontare e con cui convincere i cittadini occidentali a fornire a Zelensky armi e soldi a oltranza.
Il segretario alla Difesa Lloyd Austin continua a dire che Putin cadrà, che non ha ottenuto niente, che è brutto e cattivo. Ma intanto il Newsweek titola: “La Russia senza clamore si avvicina al primo obiettivo importante di…
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