Il conflitto russo-ucraino ha estremizzato gli effetti della cancel culture, che in Italia covava già da anni in molti mass media e salotti letterari. Si pensi alla vicenda dell’annullamento del corso su Fëdor Dostoevskij, che lo scrittore Paolo Nori avrebbe dovuto tenere alla Bicocca di Milano, ma che l’Università voleva rimandare sine die sull’onda dell’epurazione promossa dallo stesso sindaco di Milano Beppe Sala, il quale ha praticamente messo alla porta il direttore d’orchestra russo Valery Gergiev del Teatro alla Scala. Per approfondire il tema della russofobia in Italia e in Europa la rivista StrumentiPolitici.it ha intervistato il giornalista, storico e politico…
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