A Senigallia, a casa della famiglia Calì, dove il cugino Carmelo e la moglie Paola dopo l’assassinio di Marianna nel 2007 hanno accolto i suoi tre bambini piccoli. Avevano 2, 4 e 5 anni, disprezzavano le donne e non parlavano l’italiano. “Noi avevamo già tre figli, non c’era neanche una stanza per loro, io e mio marito abbiamo dormito sul divano , ricorda Paola. Non potevamo lasciarli dai nonni, non erano in grado di accoglierli ed erano distrutti dal dolore”. E aggiunge: “Io non so se sono stata una brava mamma, non sono una psicologa, ma mi sembra che stiano bene”. “È incredibile l’ingiustizia che ha subito Marianna e anche i tre ragazzi. Non posso non combattere per loro”, spiega Carmelo. Videoreportage di Maria Novella De Luca e Francesco Giovannetti
purtroppo…
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quando a commettere il femminicidio è anche lo stato . la Marianna Manduca Una madre che non è stata creduta dalla Giustizia e ha pagato con la vita la battaglia per riavere i suoi figli. Ma ora lo Stato chiede ai tre orfani un “risarcimento”
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