Sono in pericolo gli investimenti di miliardi di dollari e di euro e soprattutto si sta indebolendo l’influenza politica: a Washington e a Londra temono di perdere ciò che hanno “costruito” o progettato per l’Ucraina. Il problema è che ci rimetterà fortemente anche l’Europa, e pure l’Italia, perché siamo stati trascinati senza fiatare in questa ennesima scellerata avventura di esportazione della democrazia.
Negli ultimi due anni si sono viste cartine ufficiali che mostravano la destinazione di ciascuna regione ucraina per determinati Paesi occidentali; sembravano mappe dell’Africa nel XIX secolo, con le grandi potenze a spartirsi risorse umane e materiali di un continente. Lo stesso Zelensky nel corso di una conferenza dello WEF lo ha chiamato esplicitamente…
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