DIARIO DI BORDO N 82 ANNO II Dalla parte dei disperati: don Mattia “salvato dai migranti”., Mi sono laureata in ospedale mentre assistevo mia figlia”., fratelli siamesi salvi dopo un anno in ospedale: la storia a lieto fine di Amari e Javar ., Da Afghanistan e Irak ai 3mila delle Dolomiti”.,

Bologna, 13 ottobre 2024 – Squilla il telefono, è una videochiamata su Whatsapp. L’utenza è quella di uno delle centinaia di uomini e donne incontrati sui barconi in balia delle onde. Don Mattia Ferrari, 31 anni, originario di Formigine nel Modenese, sacerdote da cinque anni sulla nave Mediterranea Saving Humans comecappellano, è un po’ titubante ma risponde. Sullo schermo appare Sami, un giovane migrante che lui non conosce. Lo hanno riportato in Libia dopo un respingimento. È stato torturato a lungo e poi abbandonato nel deserto. Inutile attivarsi, si affretta a dire il suo contatto, Sami sta morendo, e infatti la chiamata è spirituale. Don Mattia trova le parole giuste, lo benedice, ne sente il fiato…
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