Immaginate se in un derby di calcio una delle due squadre decidesse di affidare la propria porta ad un portiere tesserato con la squadra avversaria: sarebbe assurdo, vero?
Ecco. Questo è esattamente ciò che potrebbe accadere se il governo insistesse nell’ottuso rifiuto di rilanciare Alitalia con un intervento diretto.
Facciamo un passo indietro: dopo una lunga e travagliata crisi, di cui potete leggere i dettagli qui, il 24 aprile scorso il destino della ex compagnia di bandiera è stato rimesso al risultato di un referendum, nato dall’accordo tra management, governo e sindacati maggiori e sottoposto al voto degli 11.602 lavoratori della compagnia.
Referendum dal vago retrogusto di ricatto, in quanto i dipendenti Alitalia erano chiamati a scegliere tra un “piano…
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Alitalia: ora il Governo ha il dovere di intervenire
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