(ANSA) – ANCONA, 21 NOV – Quando entra in una casa per soccorrere una donna che ha chiesto aiuto la prima cosa che fa è “abbracciarla, farla sentire sicura”, quando è in pattuglia e qualcosa non le torna,interviene senza esitazione e non si ferma neppure quando si tratta di gettarsi in un inseguimento per fermare un fuggitivo in auto. Alle donne vittime di violenza dice “non perdonate, non nascondetevi i segnali che vi dicono quest’uomo è tossico e vi fa male. Non c’è amore dove c’è violenza”. E non sono solo i pugni e le sberle che devono preoccupare “c’è la violenza psicologica che è ancora più grave che rende succubi ed è la meno riconoscibile dalle vittime”. Lei è Cristina Brignolo, 38 anni, Piemontese di origine, tre figli di 13, 10 e quasi 5 anni, l’unica donna…
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